Politecnico: l’innovazione negli studi professionali

 

L’innovazione svolge un ruolo importante nel mondo degli studi professionali, e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) agisce come supporto per l’innovazione e le imprese. Il PNRR favorisce gli investimenti nel settore privato, comprese le imprese, e promuove l’adozione di soluzioni innovative.

 

Per quanto riguarda gli studi professionali, è importante insegnare alle imprese come utilizzare l’innovazione e creare le basi per l’utilizzo delle nuove tecnologie. È necessario identificare gli ambiti in cui concentrarsi sull’innovazione digitale e formare e coinvolgere i giovani che intraprendono percorsi di studio digitali.

 

Nel settore dei commercialisti, è stata varata una normativa per riconoscere e validare gli studi innovativi. In Italia, la maggior parte degli studi commercialisti sono di dimensioni medio-piccole e di proprietà individuale. L’introduzione di innovazioni e tecnologie intelligenti contribuirà a far evolvere gli studi e i professionisti. 

 

È stato osservato che i professionisti fiduciosi nell’innovazione sono generalmente al di sotto dei 50 anni, mentre quelli più cauti sono al di sopra dei 50 anni. È importante sostenere le agevolazioni per le attività professionali e promuovere lo sviluppo degli studi.

 

Per coinvolgere i giovani nelle aziende, è importante considerare l’età e la fiducia nell’innovazione. Man mano che le dimensioni degli studi diminuiscono, aumenta la paura nei confronti dell’innovazione, in particolare tra i professionisti più anziani.

Gli osservatori e gli esperti, come il dottor Testa, sottolineano che è necessario incoraggiare gli studenti a considerare il futuro in modo diverso e innovativo, poiché le professioni sono soggetti che accompagnano le imprese. L’innovazione implica una maggiore aggregazione e competenza, nonché la concorrenza tra tecnologie e soggetti esterni.

 

I tre settori in cui l’innovazione deve focalizzarsi includono:

  • la produzione 
  • la logistica 
  • gli acquisti 

 

Per quanto riguarda i progetti di trasformazione, sono stati sviluppati progetti da parte degli studi professionali di ambito giuridico ed economico, che rappresentano il 27% dei casi. Inoltre, sono coinvolte anche le aziende fornitrici all’interno della filiera delle imprese.

 

L’elemento di ibridazione culturale, rappresentato ad esempio da avvocati e commercialisti, può essere un fattore chiave per unire conoscenze culturali e lavorative.

 

Per rendere il lavoro negli studi professionali più attrattivo, è necessario affrontare questioni come il bilanciamento tra lavoro e vita privata, le basse retribuzioni, la mancanza di percorsi di carriera chiari, le poche garanzie sulla solidità degli studi e la scarsa conoscenza delle attività degli studi. È importante adottare uno spirito imprenditoriale, utilizzare strumenti innovativi e lasciare spazio alla creatività dei giovani.

 

Unendo le conoscenze pregresse con la voglia di innovazione dei giovani, si può andare tutti nella stessa direzione.

 

MASTERBOSS ITALIA è stata presente al convegno in quanto è una società di consulenza specializzata nell’Omnichannel Experience, supporta altre aziende nell’integrazione di sistemi automatizzati basati sull’intelligenza artificiale per acquisire e gestire dati in modo efficiente.

 

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn