Come hanno reagito le aziende italiane al lockdown e cosa possiamo imparare dal futuro
Le restrizioni messe in atto a partire da Marzo 2020 per contenere la pandemia hanno costretto le aziende a ripensare la loro proposta di valore. I marketer hanno dovuto reinventare rapidamente le loro strategie per stare al passo in una situazione di incertezza.
Di seguito vi mostreremo anche degli esempi di varie note aziende che hanno implementato la loro strategia di marketing per adattarsi a questo periodo di cambiamenti.
Il lockdown ha permesso di riflettere sul marketing online
All’indomani del lockdown per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Covid-19, tante aziende hanno dovuto fare affidamento su nuovi metodi in grado di soppesare la chiusura degli store fisici. Puntare tutto sulla vendita online è stato inevitabile. In seguito, nonostante la riapertura e la ripresa degli acquisti in negozio, le vendite online hanno iniziato a consolidarsi settimana dopo settimana.
Durante la primavera, il 49% dei consumatori italiani afferma di acquistare la maggior parte degli articoli o dei prodotti di cui ha bisogno online e la tendenza continua a crescere.
Durante il blocco, il comportamento e le esigenze dei consumatori sono cambiati. Ad esempio, Google Trends mostra come l’interesse per l’abbigliamento abbia dato spazio alle categorie di prodotti più utilizzate durante la quarantena domestica, come i prodotti per il lavoro a casa o le macchine da cucire.
Come hanno reagito alcune aziende: modificando la strategia di vendita
Con i negozi costretti a chiudere a causa di restrizioni, i rivenditori hanno dovuto rivedere la propria strategia di vendita concentrandosi sul commercio elettronico. Dunque è fondamentale analizzare i risultati di Google Trend, ovvero ciò che le persone cercano di più.
Vediamo qualche esempio:
Euronics Italia, uno dei leader nella distribuzione elettronica in Italia, dopo aver chiuso quasi un terzo dei suoi negozi, ha concentrato la sua strategia sul commercio elettronico. La società ha lanciato, in collaborazione con l’agenzia ByTek, la campagna YouTube #iorestoacasa, scegliendo di comunicare la sua vicinanza ai consumatori.
Per completare l’azienda ha scelto di utilizzare campagne di ricerca, shopping e display che sono state costantemente ottimizzate per le tendenze di ricerca e le esigenze in continua evoluzione.
Con questa strategia, Euronics ha aumentato le sue vendite di e-commerce del 1300% da marzo a maggio, con una variazione del ROAS del + 198%. Le categorie in più rapida crescita sono state quelle che hanno risposto alle nuove esigenze dei consumatori: laptop, prodotti per lo smart working, dispositivi piccoli e grandi e console di gioco.
Rosario Salanitri, founder di MASTERBOSS ITALIA, aveva già approfondito l’argomento e parlato di omnicanalità, durante Expandere Sicilia 2019, in compagnia di Maurizio Andronico, proprietario di Bruno Euronics, e della dott.ssa Marano Viviana, digital trasformation manager di Euronics Spa.
Anche Kasanova ha dovuto rivedere la sua strategia aziendale. Il 95% delle entrate dell’azienda proviene da canali offline, ma con oltre 300 negozi in tutta Italia chiusi per settimane, era necessario spostare l’intera strategia online.
In collaborazione con l’agenzia Queryo, ha concentrato i suoi sforzi sull’igiene e sui prodotti per la pulizia. Utilizzando le campagne di ricerca di Google Ads, l’azienda ha registrato un aumento delle entrate da questi canali del 1.600% e un ritorno sugli investimenti del + 90% rispetto all’anno precedente.
L’online non esclude l’offline
Tempi come questi offrono l’opportunità ai brand di esplorare nuovi modi per personalizzare le loro comunicazioni e connettersi in modo significativo con i consumatori.
Molti marchi hanno dovuto rivedere la loro presenza online puntando a strategie omnicanali senza dimenticare l’importanza del negozio.
Prenatal ha dovuto chiudere 162 negozi e l’e-commerce è diventato il principale canale di vendita, essenziale per compensare il calo delle vendite offline. La società ha lanciato un servizio di selezione e raccolta, guidando gli acquisti dei clienti con un servizio clienti dedicato. Questo è reso possibile dal trasferimento di alcuni venditori all’ assistenza clienti.
Il risultato? In collaborazione con l’agenzia Queryo, l’e-commerce è cresciuto in 3 mesi del 3798% e il click-and-collect ha generato 3200 lead. Ciò ha permesso all’azienda non solo di compensare le perdite, ma di migliorare la strategia omnicanale.
Parola d’ordine: innovazione digitale
La situazione ha costretto le aziende a reagire adattandosi rapidamente in nuove aree di business o sviluppando strategie mai prese in considerazione.
Quando Tecnocasa ha dovuto chiudere più di 2.300 filiali e bloccare tutte le visite alle proprietà, il Gruppo, supportato dall’agenzia Sembox, ha adottato una serie di soluzioni strategiche che lo hanno portato a diventare completamente digitale in pochi giorni.
Una bella sfida per un mercato che si è sempre svolto principalmente offline. La società ha spostato gli investimenti dalle campagne locali, ad un focus sulla raccolta di volumi di nuovi utenti sulla piattaforma. Inoltre, attraverso una strategia di acquisizione e remarketing, ha supportato la crescita dell’azienda.
Così facendo Tecnocasa ha gettato le basi per il futuro, lanciando servizi di chat online, tour virtuali e riunioni digitali. Oltre 2.300 agenzie hanno continuato a lavorare grazie alla generazione di lead digitali, ottenendo un + 64% rispetto all’anno precedente e un aumento del 40% di nuovi utenti rispetto al 2019.
Speriamo che questo articolo vi sia piaciuto!
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